Hamlet

Hamlet
Gran Bretagna, 1997

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Regia: Kenneth Branagh
Sceneggiatura: Kenneth Branagh
Fotografia: Alex Thomson
Montaggio: Neil Farrel
Musica: Patrick Doyle
Prodotto da: David Barron
Durata: 240′
Genere: Drammatico/Epico
Budget: 18,000,000 €
Data di uscita italiana: 7 Marzo 1997

CAST
Kenneth Branagh (Amleto)
Kate Winslet (Ophelia)
Julie Christie (Gertrude)
Richard Bryers (Polonio)
Nicholas Farrell (Orazio)
Richard Attenborough (Ambasciatore)
Billy Cristal (Becchino)
Gerard Deparidieu (Reynaldo)
Charlton Heston (Attore Re)
Jack Lemmon (Marcello)
Robin Williams (Osric)
Judi Dench (Hecuba)

LA TRAMA
Dopo la morte improvvisa del Re di Danimarca, Amleto rimane stupito di fronte al repentino matrimonio tra la madre Gertrude e lo Zio Claudio, nuovo Re del regno. Il fantasma del padre si mostra ad Amleto rivelandogli la verità sulla sua morte, e ben presto il principe si finge pazzo per portare a compimento la sua vendetta.

IL FILM
Tradurre per lo schermo la complessa e ricca opera scritta da William Shakespeare senza tradirne lo spirito e facendone una trasposizione ugualmente appassionante, non è certamente tra le sfide più semplici che un regista possa trovarsi ad affrontare. Kenneth Branagh, grande amante del Bardo che ha portato sullo schermo per più di una volta (Molto rumore per nulla, Pene d’amor perdute), accetta questa sfida scegliendo di realizzare un film dall’inconsueta durata di quattro ore, per riuscire a conservare nei limiti del possibile la vasta e nutrita opera di Shakespeare. Il risultato è un qualcosa di straordinario, un lungo viaggio colmo di intrighi, drammi, temi e personaggi assolutamente appassionante e imperdibile. D’ispirazione teatrale, Hamlet trova la sua forza nella matrice letteraria, con dialoghi abbastanza fedeli a quelli originali che colpiscono lo spettatore, risultando totalmente affascinanti e ricchi di sfumature, anche grazie al lodevole e numeroso cast che li recita: da Kenneth Branagh, che dona al suo Amleto tratti delicati e sensibili nella sua femminea fisicità, alla bravissima Julie Christie nel ruolo di Gertrude, da un esilarante Polonio (Richard Biers) alla straordinaria Ofelia di Kate Winslet, tutti sono sorprendentemente spontanei ma al contempo intensi nell’interpretare i trascinanti e meravigliosi dialoghi di shakespeare, anche i molti attori voluti da Branagh in quelli che si possono definire con maggior precisione come veri e propri “camei” (Charlton Heston, Jack Lemmon, Billy Cristal, Gerard Depardieu fino alla brevissima ma superba scena con protagonista Judi Dench). La forza dell’opera è lampante, carica di ritmo e solennità che raggiunge l’apice nelle splendide scenografie, imponenti e maestose, nella musica suggestiva e mai invadente, nell’impetuosità della storia raccontata e ne i personaggi tutti ben caratterizzati che la vivono. Un dramma traboccante di temi, ora politico e ora filosofico, tragedia familiare e tragedia d’amore, un magnifico viaggio a corte pieno di conflitti e sotterfugi, con delle scene da antalogia (l’essere o non essere davanti allo specchio; lo straordinario monologo di Amleto a metà film, mentre la macchina da presa, lentissima, si allontana per rivelare un immenso deserto di neve) che formano un’opera piena di sentimento e passione che non può lasciare indifferenti nella sua bellezza. Un Hamlet imperdibile soprattutto per il lodevole merito di aver saputo omaggiare con amore e bravura il più grande scrittore di tutti i tempi.

IL PERSONAGGIO & L’INTERPRETAZIONE
Ofelia

Quando un personaggio proviene dalla mente creativa e geniale di William Shakespeare, una cosa è certa: esso sarà indimenticabile. E infatti non è insolito il fatto che Ofelia sia senza dubbio il più bel personaggio mai interpretato da Kate Winslet. Sottomessa al volere del padre, Ofelia è figlia del suo tempo, debole e fragile, succube della sua famiglia, incapace di atti di ribellione o di conferma delle sue necessità, ma drammaticamente divisa tra il suo infinito amore per Amleto e lo spiccato senso del dovere nei confronti di Polonio. E” una ragazza giovane, fragile, innamorata ma ingenua, altresì esposta alle sofferenze dell’anima che la rendono creatura innocente e amabile, angosciata e oppressa. La mortedel padre e il rifiuto dell’amante la portano alla follia, tormentata dai ricordi e dai sensi di colpa, senza più un motivo per vivere e martoriata nella mente e nell’anima fino alla pazzia. Una fine tragica per la povera Ofelia, che si lascia annegare declamando frasi senza più nessun senso, tradita nell’amore dell’amante che si finge pazzo per vendetta e nell’abbandono del padre ucciso proprio dal suo amato, infondendo un dolore acuminante nei cuori di tutti coloro che l’amavano.
Un ruolo bellissimo e complesso, un Sogno per ogni attore, la possibilità per Kate Winset di dipingere con grande intensità il cambiamento emotivo di un personaggio che da sofferente ma leggiadro si tramuta in folle e tragico. La Winslet nei panni di Ofelia è eterea, femminile, delicata e le dona un’amabilità e una verità fuori dal comune, definendo un’interpretazione semplicemente straordinaria. Grazie alla sua recitazione istintiva ed intensa il drammatico cambiamento di Ofelia e tutte le sue sofferenze risultano quelle di una persona vera, reale, trasmettendo allo stesso tempo tutte le sfumature del personaggio. E’ toccante e sorprendente nelle scene di pazzia, rendendole sincere e mai esagerate, confermando definitivamente il suo immenso talento nel tratteggiare sia i personaggi più misurati che quelli tragici e recitando una delle scene più drammatiche e potenti della sua carriera: l’urlo di dolore di Ofelia alla visione del corpo senza vita del pare è immenso, ricolmo di sofferenza e sconvolgente, impressionante per la potenza nel trasmettere allo spettatore tutto il suo tormento.

VOTO FILM (su 5): 4 1/2 KATE: 4 1/2

CURIOSITA’
Kate Winslet dopo aver fatto il provino per Frankestein di Mary Shelley, sempre diretto da Kenneth Branagh, è stata voluta dal regista per il personaggio di Ofelia senza nessuna audizione.

Kate Winslet ha scoperto di aver ottenuto la parte di Rose in Titanic poche ore prima di girare la scena della pazzia di Ofelia, il 29 marzo 1996.

A Robin Williams e Billy Crystal non era permesso essere sul set insieme: si pensava che con la loro irresistibile comicità avrebbe fatto morire dal ridere il cast e la troupe e causato ritardi nella produzione.

E’ l’unica versione integrale cinematografica del dramma di William Shakespeare.

Per ovviare ai problemi di proiezione e accessibilità da parte del largo pubblico, Branagh ha realizzato una versione del film di 120 minuti.

Il primo film inglese girato in 70 mm dopo 25 anni.

Il film è stato presentato in al Festival di Cannes il 12 Maggio 1997.

Luogo delle riprese: Inghilterra.

 

KATE WINSLET HA DETTO…

“Ho sempre voluto interpretare Ofelia. Credo sia il sogno di qualsiasi attore britannico. Tutti abbiamo la nostra opinione su di lei e la vogliamo interpretare nella nostra maniera.”

“Ero davvero felice quando Kenneth Branagh mi ha chiesto di interpretare Ofelia perché era tanto che volevo farlo. Ma la verità è che non ho mai fatto Shakespeare prima ed è una sfida enorme.”

“Sono diventata isterica. Ho detto a Kenneth che non potevo farlo. Mi disse ‘E perché mai?!’. Ma perché era Shakespeare ed era Kenneth Branagh, gli dissi. Mi rispose ‘Ma sta zitta. Certo che puoi farlo’.”

“Nella scena dove Amleto spaventa Ofelia contro gli specchi, ho detto a Ken: ‘fammi tutto il male che vuoi. Rompimi il braccio se necessario!'”

“Più di tutto volevo che la mia Ofelia fosse molto forte e differente da tutte le altre Ofelie viste, volevo che fosse la mia interpretazione di Ofelia. L’abbiamo sempre vista come una ragazza molto debole e fragile. Ma io ho tentato di rigirare la situazione e darle un significato. Non ha mai avuto una madre, il fratello è andato in Francia senza di lei, il padre la vuole controllare. E’ in quella transizione strana tra l’essere una ragazza e il diventare adulta. Ha una relazione con Amleto, ma sembra sempre che soffra. E’ la vittima di tutto e di tutti. E’ terribilmente sola. Quindi è chiaro che ha dovuto contare molto su sé stessa, volevo che avesse il cuore spezzato ma che si ribellasse al padre e al fratello. Ne ho parlato con Kenneth e ho scoperto che eravamo sulla stessa linea d’onda. Spero di averla resa molto forte.”

“Ero terrorizzata. Per me Shakespeare era come una lingua straniera. Quando Kenneth mi ha chiesto di essere Ofelia, ho pensato ‘Non posso farlo…e questo è l’esatto motivo per cui dovrei farlo.’ E ci vuole tempo per capire Shakespeare, apprezzare la ricchezza del linguaggio, di ogni singola battuta, ma alla fine ci sono riuscita.”
Nel 2007, nel discorso di ringraziamento per il premio di attrice dell’anno ai Bafta Britannia Awards, Kate Winslet cita alcuni dei suoi mentori: “Peter Jackson, che mi ha dato il mio primo lavoro e mi ha insegnato a trovare la mia musa. Ang Lee, che mi ha insegnato il controllo. Ken Branagh, che mi ha insegnato a non aver paura di Shakespeare, missione non completamente riuscita temo. James Cameron, che mi ha insegnato ad essere una guerriera, e non è una battuta chiaramente, visto che nessuno sta ridendo. Michael Apted, che mi ha insegnato a tenere alto il mio sense of humour durante le corse per le nausee mattutine. Richard Eyre, che mi ha insegnato ad essere nello stesso momento intensa e immobile. Jane Campion, che mi ha insegnato quanto è grandioso essere donna, e Michel Gondry, che mi ha insegnato a provare tutto nonostante il rischio di sembrare stupida. Todd Field, che mi ha insegnato la magia della collaborazione, e Sam Mendes, che mi ha aperto il cuore e insegnato a lasciarmi andare.”

HANNO SCRITTO

“In una messinscena da grande spettacolo, piena di energia, un cast stellare dispiega tutta il suo potenziale: da Julie Christie nel ruolo di Gertrude, al finissimo Derek Jacobi in quello di Claudio. Mentre Kate Winslet incarna un’Ofelia tormentata dal senso di colpa per aver amato fisicamente il principe: idea illuminante, realizzazione un pò kitsch, perfetta sintesi della vitalità della lettura di Branagh” La repubblica (Irene Bignardi)

“(…) Branagh rende sfolgorante di luci quella reggia di Elsinore che al cinema come a teatro è stata quasi sempre immersa in una significativa oscurità, imprime ai fatti il ritmo veloce di un’energia contagioso: questo gigantismo, queste idee colossali, servono a dare a Hamlet un tocco di megalomania spettacolare molto contemporaneo. (…) Sono impeccabili gli altri interpreti, Kate Winslet meravigliosa Ofelia, Julie Christie come regina Gertrude, Derek Jacobi come Re Claudio.” La stampa (Lietta Tornabuoni)

 

PREMI E NOMINATION
ACADEMY AWARDS
(Nomination) migliori scenografie
(Nomination) migliori costumi
(Nomination) miglior colonna sonora
(Nomination) migliori sceneggiatura non originale

ART DIRECTORS GUILD
(Nomination) migliori scenografie
(Nomination) migliori scenografie
(Nomination) migliori costumi

BRITISH SOCIETY OF CINEMATOGRAPHERS
(Premio) miglior fotografia
(Premio) migliori operatori

SINDACATO NAZIONALE DEI GIORNALISTI ITALIANI
(Premio) miglior doppiaggio, Massimo Popolizio

MOTION PICTURE SOUND EDITORS
(Nomination) Miglior doppiaggio del sonoro – Music

SAN DIEGO FILM CRITICS SOCIETY AWARDS
(Premio) SDFCS, Miglior attore, Kenneth Branagh

SATELLITE AWARDS
(Nomination) migliori costumi
(Nomination) miglior attrice non protagonista, Kate Winslet
(Nomination) migliori scenografie
(Nomination) migliori fotografia
(Nomination) migliori colonna sonora originale

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