Holiday
Usa, 2006
Regia: Nancy Meyers
Sceneggiatura: Nancy Meyers
Fotografia: Dean Cundey
Montaggio: Joe Hutshing
Musica: Hans Zimmer
Durata: 138′
Genere: Commedia sentimentale
Budget: 85,000,000 €
Data di uscita italiana: 9 Febbraio 2007
CAST
Cameron Diaz (Amanda Wood)
Kate Winslet (Iris Simpkins)
Jude Law (Graham Simpkins)
Jack Black (Miles)
Eli Wallach (Arthur)
Edward Burns (Ethan)
Rufus Sewell (Jasper Bloom)
Miffy Englefield (Sophie)
Emma Pritchard (Olivia)
Sarah Parish (Hannah)
Shannyn Sossamon (Maggie)
LA TRAMA
L’americana Amanda è una montatrice di trailer che scopre il tradimento del suo fidanzato Ethan e decide quindi di prendersi una vacanza per superare la rottura. Nel frattempo, a Londra, Iris, giornalista rosa, viene a sapere che l’uomo che ama da anni sta per sposarsi con un’altra.
Attraverso un sito internet, Amanda contatta Iris per scambiarsi le loro case per due settimane. Così, Amanda vola a Londra, dove conoscere il bellissimo ma misterioso fratello di Iris, Graham. Iris vola invece in america, in una casa extra-lusso, dove fa amicizia con Miles e l’anziano Arthur.
FOTO
IL FILM
Nancy Meyers è diventata con gli anni la massima esponente della commedia romantica, giocata sull’iniziale conflitto e sul conseguente feeling delle due icone attoriali di turno e su un senso dell’humour altalenante (i suoi film sono spesso più romantici che divertenti). Se in What women want assistevamo alla messa in gioco di un Mel Gibson in salsa comica in coppia con il fresco Premio Oscar Helen Hunt, in Tutto può succedere toccava in sorte a Jack Nicholson e Diane Keaton rimediare agli errori di una regista inadeguata ad evitare il patetismo sentimentale ed una certa pesantezza narrativa.
Tutti questi film però avevano un’intuizione vincente in comune: un’idea di partenza divertente e appetibile. Da una parte un uomo capace di sentire i pensieri delle donne, dall’altra l’amore tra due persone ormai molto mature. In holiday invece il pretesto per imbastire la romantic comedy è potenzialmente interessante, ma non così creativo: semplicemente lo scambio di case tra due 30enni single, sole e depresse alla ricerca di sé stesse, interpretate da Cameron Diaz (Amanda) e Kate Winslet (Iris).
Colpisce però il fatto che se i due precedenti film cadevano proprio nello svolgimento dopo due premesse che promettevano scintille, L’amore non va in vacanza si sviluppa al contrario in maniera imprevista, con colpi di scena avvincenti ed un’evoluzione dei personaggi fedele e crescente.
E’ anzi lodevole la caratterizzazione che le due storie principali posseggono e che si definisce in un opposto approfondimento degli eventi. Amanda e Graham, protagonisti della storia inglese, s’incontrano e cinque minuti dopo già si amano. E’ l’amore diretto, improvviso e dinamico, vissuto fin dal primo istante. Le carte non sono però subito giocate e i segreti sono nascosti fino a che diventa impossibile non rivelarli. Qui la Meyers va dritta al punto: racconta una storia d’amore fulminea e imprevista, basata sull’attrazione fisica che si evolve presto in sentimento profondo, scegliendo come punto focale la resistenza di chi è stato ferito a lasciarsi andare, ma anche l’incapacità di soffocare i propri sentimenti. Amanda e Graham tentano in ogni modo di respingersi o di sminuire ciò che li lega, e da questo nasce spesso la parte del film più comica e divertente, decisamente basata sul gusto sadico ma stuzzicante dell’equivoco. L’inglese in terra americana Iris invece, è protagonista di una storia per certi versi opposta. E’ la donna ferita che non riesce a dimenticare l’amore, che invece che soffocare i sentimenti come Amanda soffoca sé stessa, si rende oggetto di continui scherni da parte di chi è in potere di farla soffrire. Il suo viaggio è diverso e, infatti, anziché innamorarsi compie un vero e proprio lavoro su sé stessa tirando fuori grazie ad un adorabile ex-sceneggiatore di novant’anni la grinta e la determinazione per essere protagonista della propria vita senza farsi comandare da chi non la merita. E’ solo così che può, alla fine, offrirsi ad un’altra persona senza paura di poter sminuire la sua personalità. La parte che quindi coinvolge Iris, Arthur e Miles (anche se Jack Black, molto contenuto rispetto al solito, è comunque fonte di gran parte della leggerezza della storia) è più emozionante, basata sul vincere le proprie debolezze e sul cambiare sé stessi.
Tutto questo naturalmente proviene dalla differente definizione iniziale delle due protagoniste femminili: Amanda è forte, grintosa, donna in carriera (è proprietaria di una società di trailer) incapace di versare la più piccola lacrima e decisa delle proprie azioni (dimentica il fidanzato traditore in maniera esemplare). Iris è al contrario fragile, sensibile, semplice giornalista rosa di un giornale inglese, sempre pronta a piagnucolare e indecisa nel mettere a bando chi la fa soffrire. Una caratterizzazione vincente, che dà al film ritmo e il giusto contrasto per far sì che ciascun spettatore si possa identificare a seconda della propria storia in una o nell’altra single.
Novelli figure alla Ragione e sentimento, le due senza neppure incontrarsi ma vivendo nel contesto opposto sapranno prendere ciò che di buono definisce l’altra: Amanda riesce finalmente a lasciarsi coinvolgere in amore, Iris a non farsi sottovalutare dagli altri, la prima versando anche qualche lacrima, la seconda elargendo sorrisi.
Ad incorniciare queste due storie vi è il lieve ma concreto sottotesto del film: l’amore per l’arte. I rimandi e le citazioni sono onnipresenti: tutti i personaggi lavorano in campi creativi ed è soprattutto il bellissimo personaggio di Eli Wallach a infondere commozione e ad onorare il cinema passato (contribuendo alla crescita di Iris facendole scoprire le dive dei tempi andati) e Nancy Meyers filtra ogni più piccola scena attraverso questo riuscito omaggio all’importanza della fabbrica dei sogni.
I meriti di Nancy Meyers sono quindi di scrittura e di scelte contenutistiche, ma va ammesso che a livello registico è, e non ci appare sorprendente, carente e anonima. Lo sguardo è funzionale e diretto ma poco creativo e come nei precedenti film a guidare e sostenere il film sono gli attori. Sarebbe stato impossibile lasciarsi affascinare da una commedia romantica così fondata sull’evoluzione dei personaggi senza degli abili interpreti. Gli americani (Cameron Diaz e Jack Black) sono soprattutto i comici della situazione, espressivi e pronti a scatenarsi e far ridere con le loro espressioni versatili e gli atteggiamenti nervosi. Gli inglesi (Kate Winslet e Jude Law) sono più contenuti a favore di una recitazione naturale ed intensa che ne esalta le doti attoriali, favorendo suggestione ed emozioni. Tutti e quattro concedono in maniera brillante interpretazioni complete, fondamentali per la riuscita del film che risulta grazie a loro godibile e pieno di verve e su tutti svetta un’impagabile Eli Wallach, energico e toccante.
Meyers talvolta è addirittura così bramante di farli risaltare da allungare eccessivamente alcuni dialoghi (non sempre del tutto ispirati) e qualche taglio avrebbe sicuramente giovato, ma in definitiva non si può negare che Holiday rispecchi largamente le aspettative del genere superandole in più di un’occasione.
IL PERSONAGGIO & L’INTERPRETAZIONE
Iris Simpkins
Piagnucolosa, depressa, rassegnata e single: questa è Iris Simpkins. Una dolcissima giornalista sempre troppo preoccupata degli altri e troppo poco di sé stessa, così innamorata da scordarsi di aprire gli occhi e vedere cosa merita veramente. Quando tocca il fondo e si convince a dare il via ad un nuovo inizio, comincia a scoprire un nuovo mondo, fatto di sorrisi e felicità. La sua vulnerabilità le permette di lasciare entrare nel suo mondo altre persone (Arthur e Miles) che l’aiuteranno a superare le sue difficoltà e tirare fuori le unghie per essere protagonista delle propria vita. Iris è una ragazza semplice, come ce ne sono a milioni, ma incapace di tirare fuori quello che la rende speciale e diversa dalle altre. Disponibile, altruista, sensibile, piena d’amore e d’affetto per gli altri, si lascia usare come se fosse un pupazzo e fallisce nel farsi rispettare. Sarà Arthur ad aiutarla ad esigere il rispetto che merita, e così non sarà più solo la Iris dal toccante monologo sull’amore non corrisposto, ma anche la donna arrabbiata che tira fuori l’amore per sé stessa e si lascia andare ad un nuovo amore, più forte e vero.
Finalmente un ruolo dalle tinte rosa e leggere per Kate Winslet, che si abbandona a questa commedia con grande simpatia e divertimento, che traspaiono dallo schermo. Una Winslet nuda e cruda: niente accento, niente costumi, nessun evento melodrammatico, ma solo la storia semplice e comune di una ragazza innamorata e delusa che vuole ricominciare. Inutile dire che Kate tira fuori da Iris un ritratto commovente e imperdibile: dimostra ancora una volta i suoi tempi perfetti per la commedia e la sua abilità nel rendere complessi e pieni di sfumature i personaggi più comuni e semplici. E’ protagonista delle scene più interessanti del film grazie all’ilarità e alla verve che dona al personaggio, divertendosi come non mai e regalando un’interpretazione fresca e spontanea. Anche qui riesce ad emozionare grazie ad un paio di scene dove tira fuori tutta la sua anima di grande attrice (il bellissimo monologo sull’amore svetta su tutte) e finalmente conferma il fatto che non c’è bisogno di grandi ruoli complessi e melodrammatici per trasmetterci il ritratto emotivo di una persona sul grande schermo.
VOTO FILM (su 5): 3 KATE: 3 1/2
CURIOSITA’
Nancy Meyers ha scritto il film specificatamente per Cameron Diaz, Kate Winslet e Jack Black. Hugh Grant, l’ispirazione per Graham, ha rinunciato al film perché troppo simile ai ruoli da lui interpretati in altre commedie rosa, sostituito da Jude Law.
Il cameo di Dustin Hoffman non era previsto. L’attore è passato per caso dal set e visto che conosceva la regista, hanno improvvisato una scena poi inserita nel montaggio finale del film.
E’ la prima commedia rosa interpretata da Kate Winslet. L’attrice ha dichiarato che non indossare corsetti, parrucche e nascondersi dietro un accento è stato strano per lei.
Ci sono state polemiche per il ritocco alle immagini che compongono la locandina del film. Il pubblicista di Kate ha negato che le foto siano state ritoccate, ma la differenza è visibile.
Dopo questo film, Kate si è presa un anno di pausa dai set. E’ tornata solo a maggio 2007 con Revolutionary Road.
Cameron Diaz e Kate Winslet, le protagoniste del film, hanno recitato insieme solo nei cinque minuti finali ma hanno stretto amicizia durante la promozione del film. Per questo Kate Winslet ha dichiarato “Spero di lavorare assieme a Cameron un giorno!”
Winslet ha accettato di fare il film prima che la sceneggiatura fosse finita. Quello che l’ha affascinata del progetto è il fatto di poter prendere distanza da sé stessa e le eroine drammatiche e tormentate che interpreta solitamente.
Nel film recita anche Rufus Sewell, che Kate ha conosciuto sul set di Hamlet e con il quale ai tempi ha avuto una breve relazione. Entrambi gli attori hanno dichiarato che è stato bello ritrovarsi e non c’era nessun imbarazzo.
I balletti di Iris mentre visita per la prima volta la casa di Amanda sono stati quasi del tutto improvvisati da Kate Winslet.
Dopo Titanic (2 miliardi di dollari), The Holiday è film di maggior successo al box office nella carriera della Winslet (205 milioni).
Il film ha vinto il Teen Choice Award come miglior film per ragazze.
La prima uscita del film nelle sale è stata il 5 Dicembre 2006 in Spagna. Negli Usa è uscito tre giorni dopo.
Riprese: 4 Gennaio 2006 – 15 Giugno 2006. Luogo: California, Usa. Surrey, Gran Bretagna.
KATE WINSLET HA DETTO…
“Iris è così una brava persona! E’ molto normale, onesta, la tipica ragazza inglese che crede nei valori tradizionali. E’ stata un’opportunità poter interpretare qualcuno che adoro sinceramente.”
“Tutto è un rischio. A prescindere dal genere.”
“Non mi sento nell’industria. La mia vita è la mia famiglia. Adesso mi sono presa un anno di pausa”.
“Mi identifico in tutti i personaggi del film perché il soggetto è l’amore, è assolutamente infinito e può essere la cosa più bella del mondo e la più brutta, come quando sei nella situazione di Iris dove ami qualcuno che non ti ricambia. Nancy Meyers, in maniera brillante, ci permette di identificarci in tutti.”
“E’ stato meraviglioso lavorare con Jack Black. Quei piccoli momenti romantici tra di noi erano incredibilmente dolci e divertenti e anche carini da interpretare.”
“Quando ho letto la sceneggiatura non ho potuto far altro che pensare a Jack Black per la parte di Miles e siamo stati fortunati che abbia accettato il film. Ero molto felice di lavorare con lui, sono una sua grande fan. E’ un attore brillante, è un comico incredibile ma c’è anche qualcosa di molto tenero in lui. Non è un esibizionista ed è uno che lavora duramente. L’unica cosa di cui mi sono sinceramente sorpresa è che pensavo che Jack avrebbe interpretato il ruolo in maniera molto comica ma non lo ha fatto, è stato un attore e mi ha ricordato molti degli attori con cui ho lavorato. E’ molto dolce e ha un lato sensibile. E’ molto gentile. Ero estasiata dal vederlo interpretare la parte perché sentivo che non avevamo mai visto Jack così e credo l’abbia fatto in maniera geniale. E’ un’interpretazione molto genuina.”
[sul lavorare con l’ex-fidanzato Rufus Sewell] “Non ho avuto nessun problema a lavorare con Rufus. Non lo vedevo da molto, molto tempo ma siamo rimasti amici. E’ stata una pura coincidenza. Ma ero felice perché è un attore meraviglioso e non potevo pensare a nessuno di più perfetto di lui per Jasper.”
“Cameron ed io siamo diventate buone amiche. La vita per lei è divertirsi il più possibile ogni giorno e quella è una meravigliosa qualità.”
“Non ho mai fatto un film come questo prima e mi sono davvero lasciata andare, ho amato ogni momento dell’interpretare questa dolce sola affascinante e sincera ragazza. E’ stato un vero piacere.”
“Non penso sia un film per ragazze. Riguarda due storie d’amore tra uomini e donne e in realtà ci sono più uomini nel film che donne.”
“Non ho mai fatto una commedia romantica e ero molto eccitata ma anche nervosa. E’ terribile la preoccupazione del “Posso essere divertente?” Io e Jude Law abbiamo parlato molto al telefono prima delle riprese “oh mio dio, ci licenzieranno, prenderanno altri attori, cosa succede se non li facciamo ridere?”
“Non ho mai interpretato una ragazza inglese contemporanea. L’ho fatto in America ma questo era nuovo per me. E anzi, all’inizio non mi piaceva la sensazione. Pensavo “cosa vuol dire che non mi posso nascondere dietro qualcosa, volete dire che non ho una parrucca, un accento o uno strano abito?” Ero io, i miei capelli, la mia voce e i miei vestiti e c’era qualcosa di intimidatorio in questo, mi ci è voluto un po’ per abituarmi.”
“E’ stato più difficile di quell che credevo. Fare film è una gioia ma è anche difficile. Di certo non ho pensato “Ah questo sarà facile perché non ho un accento ed è una commedia.” Aveva le sue sfide specifiche e allo stesso tempo mi ci è voluto un po’ per superare le mie paure. C’è sempre un po’ di paura per qualsiasi personaggio. Ma credo di essere stata sorpresa da quanto nervosa ero nell’interpretare una ragazza inglese.”
”Holiday era un film di un grande studio cinematografico. Ho fatto un profondo respiro e mi sono chiesta ‘Prima di tutto, voglio interpretare questa parte?’ La risposta è stata subito sì. Magari non dovevo piangere, affogare e morire, ma in realtà mi piacciono i film popcorn. Amo Un amore a 5 stelle! Amo Tutto può succedere! Poi ho pensato al fatto che non facevo cose così commerciali da Titanic. Ho preso un gran respiro e ho deciso che era il momento.”
“Mi è piaciuto interpretare una commedia e adorerei farne un’altra. E’ stato un modo di lavorare completamente diverso anche se ugualmente difficile. Sono stata bene ed è stato bello tornare a casa con una bella sensazione addosso, senza sentirmi come se sanguinassi da ogni poro del mio corpo come con Sarah di Little Children. Non ho sentito di dovermi riprendere come spesso mi succede. E’ stata un’esperienza davvero meravigliosa.”
HANNO SCRITTO
“Holiday è anche innegabilmente affascinante: è meglio lasciare il vostro cinismo fuori dalla porta e lasciarvi andare.” Canadian Press
“Holiday dura troppo, ben 136 minuti, ma la ricompensa è una profonda caratterizzazione che la maggior parte delle commedie può solo invidiare.” The Hollywood Reporter
“La Iris della Winslet è totalmente adorabile. E i britannici oscurano presto le loro controparti yankee. Winslet piange e singhiozza senza sacrificare la sua luminosità e simpatia.” Variety
CITAZIONI DAL FILM
Iris: “A proposito, io sono Iris. Sono molto normale. Maniaca dell’ordine. Sana. Non fumo. Single. (Odio la mia orribile vita!)”
Amanda. “Io sono Amanda. Sola, fallita e completamente distrutta.”
PREMI E NOMINATION
ALMA AWARDS
(Nomination) Miglior attrice, Cameron Diaz
IRISH FILM AND TELEVISION AWARDS
(Nomination) Premio del pubblico – Miglior attrice internazionale, Kate Winslet
MTV MOVIE AWARDS
(Nomination) Miglior bacio, Jude Law e Cameron Diaz
TEEN CHOICE AWARDS
(Premio) Miglior film per ragazze
(Nomination) Hissy Fit, Cameron Diaz